mercoledì 16 novembre 2011

la pillola "golpe-soft" !

La pillola dorata è arrivata, si chiama "golpe-soft"... Quando uno Stato per risolvere i problemi interviene con la forza, con la polizia per bloccare la protesta dei cittadini è uno Stato lontano, staccato dalla democrazia; è uno Stato delegittimato automaticamente. I suoi stessi rappresentanti sono traditori senza attenuanti della Sovranità Popolare. Anche nel caso avesse ragione, con la forza passerebbe dalla parte del torto. Se poi per risolvere una crisi finanziaria determinata dalle banche e dal malgoverno, coaudiovato dalla stessa opposizione, esegue un "golpe-soft" alla Monti esso palesa la fondatezza di tale accusa. Un governo costituito da tecnici banchieri e dirigenti amici non è un governo democratico, ma è un governo imposto dalle stesse istituzioni partitocratiche che hanno diretto il paese in questi ultimi due decenni. Quando in un governo l'anima popolare non esiste, il governo stesso è delegittimato; è un fantoccio nelle mani della casta finanziaria che opera e trama alle spalle della popolazione. Questi continuano a parlare di crescita e sacrifici per placare la voragine aperta dalle banche e da una finanza globale che ci vuole schiavi, ma non parlano di cambiamento radicale relativo al sistema attivo oggi, cioè vogliono salvare il paese restando all'interno di un sistema "marcio" e corrotto, opportunistico e oligarchico, fascista e conformista invece che uscirne per intrapprendere un nuovo corso civile. Temo che il "Berlusconi" sia stato il traghettato e che Monti sia l'ordinatore, due facce della stessa medaglia. Nulla è cambiato, il popolo continuerà a pagare un debito non suo con danaro pubblico a fondi perduto. La pillola dorata è arrivata !

venerdì 4 novembre 2011

"Novecento" il film...e la "sinistra" che non esiste !

Stasera per caso ho rivisto quel capolavoro che è il film “Novecento” e mentre lo guardavo non potevo fare a meno di pensare al mondo in cui viviamo oggi.
Strade parallele, una ieri ed una oggi che s’intersecano tra loro con inquietante attualità. Allora mi vien da chiedere ; …ma questi Bersani, D’Alema, Esposito... questi rinnegatori della loro originaria ideologia politica, quando la politica era ancora Politica; che cosa sono oggi? Sono dei liberali, dei riformatori, dei progressisti…; se non sono più comunisti cosa sono diventati ? Socialisti ? No, neppure…cosa sono? Sono i parassiti…sono i servi dei padroni di allora, sono i borghesi asserviti di un secolo fa’, sono coloro che pur di mantenere i loro privilegi tradiscono il popolo, la madre terra, gli ideali, se stessi. E dopo aver tradito il proprio essere, tradiscono pure i figli dei loro figli, tradiscono il futuro. Gelosi, opportunisti, senza scrupoli vivono tra le briciole del potere dei potenti e s’inebriano dei loro avanzi. Uno squallore!
Più volte in questo ventennio avrebbero potuto scalzare Berlusconi e i suoi “bravi” - in senso manzoniano – se solo avessero mostrato la volontà di affondare il governo di destra, se solo si fossero impegnati con una opposizione radicale, persistente ed incessante.
Questi ex comunisti, socialisti, democristiani liberali, ecc … confluiti attraverso l’Ulivo nel PD hanno sposato una forma di capitalismo tipica dell’ultimo Craxi dove l'idea di moderno individualista senza princìpi si sostituisce alle solidarietà tradizionali, di cui quel governo seppe solo accelerare la “destrutturazione” senza sostituirvi nuovi valori.
Un “politicantesimo” impregnato poi, nei primi anni berlusconiani, di involuzione idealistica per una virtuale società moderna approntata sul consumismo sfrenato e sul perbenismo di facciata come nuovo credo politico. Un fenomeno degenerativo della vita politica dello Stato democratico, determinato dal predominio degli interessi dei partiti, che tendono ad assumere le funzioni proprie delle istituzioni statali. Una vera e propria partitocrazia. Ecco gli ex rappresentanti del popolo nelle istituzioni; se già allora i loro comportamenti erano più che dubbi, ora essi hanno dato conferma del loro tradimento verso il popolo spingendosi nel mondo capitalista e finanziario e incrementando un sistema dedito al capovolgimento di tutti i diritti acquisiti nel corso della storia dal proletariato. Un’involuzione pragmatica socio-economica dello spirito collettivista e popolare per una casta oligarchica trasversale dalla destra alla sinistra volta a creare la fine della democrazia liberale nel paese e l’inizio di una società che già preannuncia la tematica orwelliana.
Ora questo rimasuglio estetico della vecchia sinistra adattandosi alla metamorfosi partitocratica involutiva, pur essendo ancora sulla carta il male minore (al confronto con la destra) è difficilmente localizzabile nel tessuto sociale in quanto ha perso del tutto il suo stimolo primario, cioè la condivisione pratica del vivere quotidiano col substrato sociale e popolare. Questi politicanti sono distanti, per proprio interesse di casta, anni luce dalla vita sociale e non possono più offrire altro che una visione politica voluta dal sistema che hanno sposato. Un sistema volto senza alcun dubbio verso una schiavitù soft e subliminale delle menti e indirizzato alla totale subalternità delle masse al governo di turno e quindi al potere nuovo della finanza mondiale costituita dalle banche private e dalle multinazionali.
Un accentramento piramidale premeditato dalla classe politica e dirigente che determinerà non solo la fine della democrazia, ma soprattutto l’inizio di una nuova era politica in Italia e nel mondo.
Senza ulteriormente allargare le considerazioni fin qui espresse e ritornando ai politicanti dell’attuale opposizione di centro-sinistra chiedo come possano pretendere di ricevere fiducia tramite elezioni se non appartengono più al ceto medio o proletario, se non sono in grado di far sentire l’urlo del popolo attraverso le loro voci in parlamento, se non sentono le grida nelle piazze e i problemi nelle case, se non vedono più in là del proprio interesse o di quello del colore che impersonano come attori, tra l’altro, piuttosto beceri.
Come possono credere di ricevere un mandato popolare per governare il paese se non hanno in questi otto anni di governo reazionario e neo-fascista opposto resistenza e lotta continua, ma anzi si sono adagiati sui privilegi di casta e hanno reso digeribili le imposizioni del centro-destra. Un vergognoso connubio partitocratico !
Destra o sinistra sono ormai nella realtà le due facce della stessa medaglia e anche se dovessero governare i Bersani…nulla cambierebbe. Senza ricambio generazionale di uomini e idee questa sinistra è dedita al fallimento che vinca o perda. Hanno perso il cuore pulsante dello spirito popolare per fagocitare invece lo spirito del liberalismo finanziario con i risultati oggi sotto gli occhi di tutti.
Quando non si mette più il lavoratore in primo piano nella scala sociale (ricordiamoci che la Repubblica è fondata sul lavoro) ma lo si relega al fondo, quando non si lotta per avere un calmiere dei prezzi sui bisogni di prima necessità, quando si opta per decisioni contro il popolo senza aprire un confronto conviviale e aperto, quando si denigra il cittadino contrario alla loro politica, quando dimostrano che dell’ambiente e della salute ci si può passare sopra per interessi di parte, quando permettono la costruzione di infrastrutture tipo la TAV in val Susa per malversazioni premeditate con imprenditori e malversazioni illegittime da una parte e dall’altra permettendo di tagliare sanità, scuola, sociale …allora si può affermare senza ombra di dubbio che questa sinistra (intesa come politica rivolta al e per il popolo) è tutto fuorchè di sinistra.
Non si vuole certo un ulteriore governo di centro-destra, un altro Berlusconi, ma si vuole un governo radicalmente libero dagli schemi pre-imposti attuali, un governo di sinistra con uomini rinnovati nel più profondo del loro essere o almeno uomini nuovi che ancora non sono avviluppati dal cellofan della casta. I movimenti apartitici del tessuto sociale oggi sono una dimostrazione lampante e solare di ciò che dovrebbe essere la sinistra. Un radunare sotto i suoi simboli queste forze disperse nel territorio, ma determinate nelle loro lotte potrebbe rigenerare quello spirito perso nel tempo, cambiare fisicamente le persone per un nuovo corso della politica, un vento nuovo che spira nei cuori, un nuovo mondo più giusto e con risorse condividibili ed equamente distribuite.
Non si può perdere il contatto fisico e psicologico con la base della società, con le famiglie che sopravvivono a fatica e vedere dall’altra sperpero di danaro pubblico e di risorse, malversazioni , concussioni, calpestamento dei diritti e distruzione dell’ambiente…
Solo che i “baroni” degli scranni parlamentari e regionali, provinciali e comunali non mollano e certi di essere ancora eleggibili persistono nel rimanere sulla braccia di un’onda che non c’è più. Allora bisogna mandarli via, non eleggerli più e non permettere al “nonnismo” parlamentare di continuare a vivacchiare alla spalle del popolo.
Questi politicanti non fanno gli interessi del paese e del popolo, fanno gli interessi loro, delle banche e della finanza, per questo non hanno contrastato il governo Berlusconi, per questo rimarranno sempre all’opposizione.
Come possono volere opere come il TAV in val Susa in un periodo di grande crisi politica e socio-economica dove i “tagli” all’istruzione, alla sanità , al sociale oltre che essere all’ordine del giorno diventano misure tipiche di un medioevo mai finito.
Il TAV
• è sinonimo di una voragine infinita di danaro pubblico che finirà nelle mani dei soliti imprenditori amici dei politici e dei mafiosi;
• è sinonimo di inutilità poiché è constatato da studi verificati che il traffico merci è in calo su tutti fronti ferroviari e stradali;
• è sinonimo di enorme spreco di risorse altrimenti utili per il sociale;
• è sinonimo di grave inquinamento atmosferico, idrogeologico ambientale senza precedenti in Italia;
• è sinonimo di amianto ed uranio disperso nel terreno, nelle acque e nell’aria;
• è sinonimo di portatore di malattie specie polmonari e di tumori nella popolazione con un aumento dei casi esponenziale;
• è sinonimo di malaffare tra politica, imprenditoria e mafia;
• è sinonimo di militarizzazione del territorio e di repressione legalizzata;
• è sinonimo di lotta civile tra cittadini e partitocrazia;
• è sinonimo di imposizione antidemocratica e incostituzionale da parte della politica;
• è sinonimo di servilismo alla finanza globale contro il popolo;
• è sinonimo di decisionismo senza apertura al confronto delle parti;
• è sinonimo di incapacità politica nel svolgere le proprie funzioni;
• è sinonimo di prevaricazione del forte sul più debole;
• è sinonimo di follia pura generata dall’interesse e dall’avidità;
Come possono ora questi politici di centro-sinistra perpetrare una simile nefandezza verso il popolo sovrano?
Possiamo dire “basta” ! E’ ora di cambiare, di rimettere al potere il cittadino, il lavoratore, la famiglia. I parassiti non li vogliamo più e la casta deve morire con tutti i suoi privilegi. La politica deve tornare al popolo e non deve assolutamente restare nelle mani oligarchiche di persone dedite ai propri affari.